E' un tranquillo centro dell'alta Val Neva, a metà strada tra il
mare e le stazioni sciistiche. Si trova all’interno del lungo
percorso dell'antica via del sale. L'origine di Erli si perde
nel tempo. La leggenda lo vuole abitato anticamente dal popolo
nordico degli Eruli, ma più probabilmente nacque come punto di
scambio dei cavalli lungo la via del sale. Esistono testimonianze
dell'età romana, tra cui la necropoli di Cascina d'Aglio che risale
al I° secolo d.C.; attualmente è compresa nel Comune di
Castelvecchio ma si raggiunge più facilmente da Erli. Alcuni
toponimi (Negri, Caffari, il rio Caifa ecc.) fanno pensare che
nell'Alto Medioevo la zona fosse abitata da nuclei di origine
saracena; i primi documenti certi presentano comunque il borgo come
possedimento dei Clavesana (sec. XII) e in seguito dei Del Carretto.
Nel 1623 Erli fu venduto ai Savoia, quindi passo alla Repubblica di
Genova. Durante la campagna d'Italia fu interessato dal passaggio
dell'esercito napoleonico e numerosi racconti ricordano ancora le
razzie dei soldati. In seguito il paese fece parte dei diversi Stati
che si susseguirono fino all'annessione al Regno di Sardegna e alla
proclamazione dell'Unità.
Sagre & manifestazioni:
II 25 novembre Festa patronale di S. Caterina con la tradizionale processione (altre processioni con fiaccolate per il Venerdì Santo e la SS. Trinità); il l° maggio si svolge una camminata ecologica tra i boschi e ad agosto Pesta campestre con giochi e gastronomia locale. Sagra della castagna in ottobre.
Escursioni:
Al Colle di Scravaion (m. 820 s.l.m.) e al Bric Tencione (m.1191); al Pizzo delle Penne (m. 1405); al Colle di S.Bernardo (m. 957), che scende verso Garessio; al Monte Alpe (m. 1056), con possibile discesa a Castelbianco.